Terrazza d'autore, Stefania La Via racconta “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar
È un freddo dicembre del 1948 quando, in una valigia di documenti di famiglia, Marguerite Yourcenar ritrova un frammento di lettera che inizia così: "Caro Marco, sono andato stamattina dal mio medico…”. Lei non ricorda chi sia Marco e a chi stia scrivendo e ancora non sa che questo diverrà l'incipit di uno dei libri più letti e tradotti del Novecento, "Memorie di Adriano".
Un libro per pochi (come amava dire l’Autrice), che, invece, ha conquistato una folla immensa di lettori e che, tradotto nelle principali lingue, ha reso celebre Marguerite Yourcenar in tutto il mondo e ne ha fatto la prima donna accolta nell’Accadémie Francoise, dal lontano 1635, anno della sua fondazione.
Un'opera alla quale Yourcenar lavorerà per oltre trent'anni, affiancando alla scrittura un minuzioso lavoro di ricerca storica e filologica. Un'opera straordinaria e non classificabile all'interno di un preciso genere letterario. Il grande imperatore Adriano, malato e in fin di vita, scrive al nipote Marco Aurelio, destinato ad essere suo successore, e gli confida la propria tragedia di uomo “costretto a essere Dio” e a governare da solo il mondo intero.
Sarà Stefania La Via, domenica 28 luglio alle ore 19 al Teatro comunale “On. Nino Croce” di Valderice, per il terzo appuntamento della rassegna letteraria Terrazza d'Autore – che in questa XIX edizione ha come tema conduttore "la Storia, le storie " – a raccontare "Memorie di Adriano”: un'occasione importante per riscoprire e rileggere, attraverso il fascino della “parola narrata” e dell'approfondimento critico, un grande classico della Letteratura di tutti i tempi. Letture di Giampiero Montanti. Ingresso libero.
Redazione
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