La richiesta: impianto di sorveglianza per il boschetto di via Salemi
L'ha avanzata la deputata Ciminnisi commentando l'atto vandalico
Un impianto di video sorveglianza che controlli l'area verde del boschetto di via Salemi, a Trapani. La richiesta è stata avanzata, in via informale, dalla deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, che in una nota stampa ha commentato l'atto vandalico ai danni del murales che raffigura i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, all'ingresso dell'area verde.
«Il boschetto di via Salemi è per me un posto del cuore - dice Cristina Ciminnisi -. Non ho difficoltà a riconoscere gli sforzi di questa amministrazione comunale che ringrazio per aver accolto il nostro appello, dopo l’evento “Alberi per il futuro”, a riqualificare questo spazio verde, prima luogo di degrado e insicurezza. Oggi chiedo al sindaco Tranchida e alla amministrazione comunale un ulteriore impegno con gli abitanti del quartiere e con i trapanesi, che vi si installi un impianto di videosorveglianza».
«In pochi mesi – continua la deputata – associazioni, cittadini, famiglie hanno imparato ad apprezzare e vivere questa area verde con iniziative rispettose dei valori sani della cittadinanza, ispirate anche ai valori della legalità e del rifiuto di ogni forma di mafia. La videosorveglianza contribuirà al rispetto dell’area e alla tutela di questa forma di arte donata alla fruizione di tutti»
Poi sullo specifico atto vandalico aggiunge: «Che si possa imbrattare il murales di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino credo sia un atto di una gravità inaudita, a prescindere dal fatto che sia all’accesso di un “boschetto” che oggi è emblema anche di una rinascita culturale e ambientale a cui la città di Trapani aspira e dovrebbe aspirare. Che lo si faccia per rifiuto dei valori di legalità e giustizia che Falcone e Borsellino rappresentano mi sembra preoccupante e conferma che, forse, stiamo abbassando la soglia dell’attenzione rispetto a una cultura mafiosa di cui non ci siamo affatto liberati».
«Se poi - conclude Ciminnisi - , come forse è meglio sperare che sia, è stato fatto solo per noia o per far parlare di sé, si sappia che l’unica cosa che si dirà degli ignoti vandali è che sono dei poveri ignoranti. Il loro gesto la dice lunga su una povertà culturale che investe anche il modo in cui taluni intendono gli spazi collettivi in questa città».