Stasera garauno di Finale Promozione tra Trapani e Bologna

Coach Diana: "Siamo dove dovevamo essere, abbiamo bisogno di tutti"

Stasera garauno di Finale Promozione tra Trapani e Bologna

Oggi è il giorno. 

Oggi (finalmente) si comincia. 

Questa sera, con inizio alle 20:30, al Pala Shark si gioca garauno di Finale Promozione, Tabellone Argento, tra Trapani Shark e Fortitudo Flats Service Bologna. 

Soltanto una fra le due, e comunque vada sarà un peccato, l'anno prossimo si siederà al tavolo delle grandi. 

Sarà Bologna? Piazza storica, che può raccontare di Scudetti e Coppe, nazionali ed internazionali, oppure sarà Trapani, piazza altrettanto storica anche se "meno frequentatrice" dei salotti buoni, con un palmarès sicuramente meno ricco, ma che oltre ad essere "spinta" dalle risorse e dalle capacità del patron Valerio Antonini è trascinata da un'intera città e non solo? Lo scopriremo al termine di questa serie che, come le altre, potrebbe durare dalle tre (difficile) alle cinque (probabile) partite, con Trapani che si è conquistata sul campo la possibilità di giocare l'eventuale bella in casa. 

Le due squadre in campionato hanno avuto cammini analoghi ma diversi: Trapani ha sbaragliato tutti nel girone Verde, stabilendo record e arricchendo, strada facendo, il proprio roster, già di per sè prezioso, con altre due gemme come Gentile e Alibegovic. La Fortitudo, dopo un'estate un po' travagliata, durante la quale si è arricchita anche di un contributo trapanese, non è partita con i favori del pronostico e con un obiettivo dichiarato ed anche in questi playoff sembra voglia mantenere un profilo basso, ma è obiettivamente impresa difficile non considerare, almeno tra i favoriti, un roster con elementi come Pietro Aradori, o come la coppia Usa Ogden/Freeman, o come il pacchetto degli italiani Fantinelli, Bolpin, Giuri (arrivato in corsa), Sergio, giocatori che hanno sempre disputato campionati "a vincere". Senza ovviamente trascurare il "burattinaio" Attilio Caja, coach che non ha bisogno di presentazioni, la cui caratteristica principale è probabilmente l'empatia che riesce a creare con i suoi giocatori, capaci, per lui, di andare anche oltre i propri limiti. 

Sulla carta, Trapani avrebbe qualcosa in più, non soltanto per via del fattore campo, ma mai come in questa occasione "una finale è sempre una finale" e tutto può succedere. Il quintetto è sicuramente più esperto quello di Bologna, il roster è sicuramente più lungo e mediamente più forte quello di Trapani. In panchina i piatti della bilancia sono sostanzialmente in equilibrio perché, se da un lato il tecnico di Pavia ha al suo attivo (per forza di cose) tante gare di questo livello e di questa importanza, dall'altro il nostro Andrea Diana ha già vinto questo campionato con Brescia e dunque sa già quali corde toccare durante tutta la serie.

Bologna in campionato ha lottato a lungo per la prima piazza, per poi cedere a Forlì, che sappiamo tutti che fine ha fatto e chiudere al secondo posto. Percorso netto invece nei playoff, con un doppio 3-0 prima a Treviglio e poi a Rieti. 

Sarà il terzo incrocio stagionale tra le due squadre, dopo la semifinale di Coppa (con la rovinosa sconfitta di Trapani che costò la panchina a coach Parente) e l'ultima della fase ad orologio nella quale Trapani, già con gli ultimi arrivati, si impose consolidando il primato in classifica. Tra le due, a parere di chi scrive, è proprio la sconfitta di Roma, quella dalla quale Trapani può trarre maggiori indicazioni su ciò che non deve fare e soprattutto su quello che solitamente Bologna fa per vincere: difesa asfissiante ai limiti del lecito, protezione del pitturato, recupero della palla, punteggi bassi. Correre, per Trapani, significherebbe poter sfruttare al massimo la lunghezza del proprio roster e farlo sin da garauno potrebbe essere un investimento nella serie. 

Trapani nei playoff è andata in crescendo, benino contro Piacenza, ottima contro Verona. Ed anche i singoli sono andati, via via, sempre migliorando: Chris Horton è una garanzia, praticamente sempre in doppia doppia nei playoff (con Verona si è fermato a 9 punti) con un dominio, sotto le plance, pressoché assoluto; J.D. Notae è ... tornato quello di inizio stagione, quando abbagliava compagni e, soprattutto, avversari con le sue giocate spesso poco terrestri e molto extra; Stefano Gentile è stato altalenante, ma il suo talento e soprattutto il suo carisma, in una serie di finale, sono un fattore; Alibegovic è fuori categoria, ma dipende (tanto) da lui: se vuole strafare può diventare un problema, se sta concentrato e fa le sue cose, è sicuramente un problema, ma per gli avversari; e come non sottolineare un enorme Capitano Marco Mollura che, nei playoff ha trovato il suo habitat naturale, ma che non è soltanto una questione di garra, perché c'è veramente tanto dell'altro.

Ma tutto il roster di Trapani può lasciare il segno in qualsiasi momento della gara e della serie: la precisione chirurgica di Matteo Imbrò, l'agonismo di Pierpaolo Marini, la grande fisicità di Joseph Mobio, le mani che possono diventare mortifere di Rei Pullazi e di Fabio Mian. Così come l'eventuale contributo che dovesse essere richiesto ad Andrea Renzi o Yancarlos Rodriguez. 

A questo proposito, come sempre coach Diana comunicherà poco prima della gara i nomi dei due senior che non andranno a referto. 

"Siamo cresciuti di partita in partita in questi playoff - ha confermato coach Diana presentando la serie - abbiamo rispetto per Bologna, vogliamo approcciare la partita in modo energico pareggiando la loro fisicità. Dovremo essere bravi a modulare il nostro piano partita a seconda dei loro aggiustamenti. Siamo dove volevamo essere, a giocarci questa finale, adesso abbiamo bisogno del sostegno della città per affrontare al meglio questa serie". 

A proposito della città nessun dubbio che il colpo d'occhio che questa sera offrirà il Pala Shark sarà di quelli che si ricorderanno a lungo. La febbre in città è su livelli altissimi già da giorni, senza distinzione di fascia di età: c'è la frenesia delle ultime generazioni che stanno vivendo un sogno e assaporando sapori mai provati prima, ma c'è la stessa frenesia anche nelle generazioni più agè, che la Serie A l'hanno vissuta, toccata con mano, ma che comunque si rendono conto che questa volta è tutto diverso. Questa sera il Pala Shark sarà una bolgia e parte del merito sarà anche della tifoseria ospite, la Fossa, fonte di ispirazione per tante tifoserie cestistiche italiane, che ha vinto il braccio di ferro sul prezzo dei biglietti (grazie soprattutto all'intervento del presidente Antonini) che ha animato il prepartita e che sarà dunque presente sugli spalti.

Che sia, ma su questo, non credo ci siano dubbi, una festa di Sport. 

Sarà un trio toscano a dirigere la gara con i signori Duccio Maschio di Firenze (Fi), Stefano Ursi di Livorno (Li) e Marco Marzulli di Pisa (Pi).