Baskin: "Uniti nel gioco abbracciando le diversità"

Il resoconto di un'altra emozionante giornata di inclusione

Baskin:

Lo scorso 22 maggio, presso la palestra "G. Pagoto" si è disputata una partita dimostrativa di baskin con il commento tecnico di Matteo Soragna, ex campione della nazionale italiana di basket, oggi ottimo commentatore tv, con in campo i ragazzi dell'ASD Granata Basket Club, davanti ad un pubblico numeroso, attento e partecipe, con la presenza di tanti studenti. Lo stesso Matteo Soragna, al termine della partita dimostrativa, ha raccontato la sua nuova esperienza di gioco e le tante emozioni che prova con il baskin, e di come questo sport elimini ogni barriera.

A seguire, presso l'auditorium dello stesso Istituto, si è tenuto il convegno “Uniti nel gioco abbracciando la diversità”.

L'evento è stato moderato dal giornalista Roberto Gueli, condirettore nazionale dei Tgr Rai. 

Preziosa la partecipazione di Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, scrittore, autore, conduttore, sceneggiatore, regista, che ha presentato la bellissima puntata della sua trasmissione, Caro Marziano, dedicata proprio al baskin.

Hanno partecipato con le loro relazioni il prof. Giovanni Caramazza, e la vicepresidente di Eisi (Ente Italiano Sport Inclusivi) Sira Miola, che ha raccontato la storia del baskin e i progetti futuri.

All'evento era presente anche il Panathlon Club Trapani, nella persona del suo presidente, Roald Vento. 

Questo uno stralcio dell'intervento di Alessandro Aiello, Presidente dell'ASD Granata Basket Club: "Lo sport svolge un ruolo significativo nell'inclusione sociale e offre molte opportunità di promuovere l'uguaglianza, oggi ne abbiamo dato una dimostrazione e andiamo con dei punti chiave sul ruolo delle società sportive nell'inclusione. Intanto l'accessibilità fisica, questo è un argomento, soprattutto per il nostro territorio drammaticamente importante. Non abbiamo strutture degne di quello che facciamo".

Il Presidente Aiello ha poi sottolineato alcuni punti essenziali, partendo dal presupposto che il Baskin nasce non per raggiungere risultati dal punto di vista strettamente sportivo o addirittura economico, ma soltanto per promuovere l'inclusione e dimostrare che atleti normodotati e altri diversamente abili, possono praticare lo stesso Sport.

Queste le sue parole: "Programmi inclusivi. Noi ci impegniamo ogni giorno per promuovere, e questo ne è un esempio in collaborazione con Panathlon che sicuramente ci sta dando la possibilità, in sinergia, di portare avanti il concetto di inclusione e abbiamo dei programmi inclusivi dieci mesi all'anno, anzi per la verità quest'anno addirittura faremo anche un grest estivo, quindi per dodici mesi l'anno quindi i programmi inclusivi sono importanti. Adattamento alle regole. Quale altra manifestazione di sport se non il baskin è un esempio di adattamento delle regole per rendere tutti uguali in campo. Sensibilizzazione e formazione. Proprio nel confronto di ieri sera a cena con la Vicepresidente Nazionale dell'Ente Italiano Sport Inclusivi (Eisi), abbiamo deciso di rafforzare ancor di più, con la conoscenza personale del professor Caramazza, la formazione dei tecnici o la formazione comunque a livello scolastico. Collaborazione con organizzazioni specializzate. Noi ne abbiamo avviate diverse e tante altre ancora ne porteremo avanti. Promozione del fair play e del rispetto. Qui gioco in casa in quanto anche Vicepresidente del Panathlon, credo siano dei valori comuni al baskin e al Panathlon il fair play e il rispetto. E l'inclusione di diversi gruppi demografici noi abbracciamo qualunque realtà sociale e proprio per questo l'uguaglianza dentro e fuori dal campo la stiamo dimostrando".

È stata l'ennesima giornata da ricordare, ricca di tante emozioni come sempre accade quando si parla di Baskin.