IO STO CON BULGARELLA
Il racconto dell'uomo e dell'imprenditore a cura di Ignazio Grimaldi
di Ignazio Grimaldi
E di questi giorni la notizia di una lettera scritta da Andrea Bulgarella ai massimi organi dello Stato come denuncia penale presentata nei confronti di Magistrati e Dirigenti delle Forze dell'ordine. Oggi ho letto l'intervista al Generale Dell'Anna (già comandate provinciale dei Carabinieri a Trapani) e l'intervista ad Alberto Cardillo che parla del modo di fare impresa di Bulgarella, come esempio per il nostro territorio. Ma io vorrei andare oltre. Il mio amico Andrea ha già vinto tutte le sue battaglie, sia col sistema giudiziario farlocco e prezzolato, (attenzione a non fare di tutta l’erba un fascio, tanti uomini dello Stato sono morti in questa terra bella e maledetta combattendo un sistema mafioso che a mio parere troppo spesso ha visto la complicità di organi dello Stato) sia con le banche. E allora in tanti si chiederanno perché non si gode il suo momento, ha dimostrato di essere un imprenditore che nulla aveva a spartire con le logiche del malaffare. Bene oggi Andrea la sua battaglia la fa per la sua terra (e sarebbe ora di svegliarci tutti), per ridare dignità ad un popolo lasciato all'abbandono da uno Stato che ha preferito generalizzare e marchiare tutti allo stesso modo invece di intervenire in soccorso dei suoi figli, da sempre in balia di pochi cialtroni che condizionando di volta in volta tutte le scelte strategiche non hanno consentito mai uno sviluppo omogeneo ad un territorio dalle grandi potenzialità. Oggi è il momento che la gente capisca tutto ciò. Mi piacerebbe poter raccontare Bulgarella per come lo conosco io ma dovrei scrivere almeno un paio di libri. Un minimo però mi va di dirlo. Chi è Andrea meglio di me potrebbe raccontarlo Padre Ligio, fondatore della comunità Mondo X. Ma un aneddoto ve lo voglio raccontare: un giorno trovai Biagio Conte nei suoi uffici con un libro in omaggio per lui, in risposta lui ne compro 50 da regalare agli amici, me compreso. Ma ciò che mi sorprese fu quando Biagio nell'andare via ringrazio con grande affetto Andrea dicendo che aveva fatto per i poveri di Palermo qualcosa di veramente importante. Andato via Fra Biagio chiesi ad Andrea a cosa si riferisse, solo dopo tanta insistenza mi disse che avevano bisogno di fare le cucine gli ho dato una mano (aveva mandato tutto il materiale per la loro realizzazione piastrelle comprese).
Andrea perché non la rendi pubblica questa storia?, dissi allora io. “Gnazino mio (così mi chiama) – rispose lui - se io la rendo pubblica è come se facessi la carità ad un uomo che ha donato la sua vita agli altri. Io ho cercato solo di dargli una mano, con persone come lui quello che si fa è sempre poco”.
Questa è solo una delle tante storie che potrei raccontare, come quella di un inquirente che dopo anni di intercettazioni entrando in confidenza mi dice: “Stimo tantissimo l'uomo è l'imprenditore, in due anni non visto qualcosa che non sia lavoro ed amore per quello che fa ma ciò che più mi ha impressionato è il rapporto con i collaboratori, più che datore di lavoro da padre a figlio". Ma io ho anche sentito dire a gestori dei suoi alberghi che erano stati chiamati da dirigenti di polizia chiedendogli di trovare qualcosa per incastrarlo (sentito con le mie orecchie se un giorno qualcuno volesse approfondire io sono qui). Raccontare come imprenditore Andrea non credo sia necessario ma pochi sanno che è l’unico in Europa che senza altri soci di capitale ha realizzato tanti di quegli alberghi da diventare il numero uno. E come li ha fatti? Non speculando su terreni con piani regolatori fatti ad hoc dopo averli acquistati, ma recuperando quasi sempre palazzi storici a rischio scomparsa ridandogli vita e splendore, sviluppando decine e decine di posti di lavoro e sobbarcandosi anche costi più alti. Io amo dire che è l'unico sognatore che conosco che riesce a realizzare sogni impossibili. Sicuramente la riflessione sarà: “Vabbè lui è suo amico”. NON SONO AMICO SUO PER QUESTO è ne sono profondamente orgoglioso anche se a volte mi fa arrabbiare e ancora più grave, troppo spesso ha ragione lui, ma non sempre. TRAPANI SVEGLIATI C’È ANCORA CHI HA VOGLIA DI COMBATTERE PER TE!