Stupro di Catania: dialogo, educare, proteggere
La riflessione dell’associazione Spazio Donna
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Redazione
- 5 mesi fa 6 feb 2024 Tot.135
Uno stupro, in questo caso quello che si è consumato a Catania, non può essere solo un fatto di cronaca che svela l’indignazione collettiva.
I fatti di violenza sessuale, unitamente ad altre forme di violenza e di abusi, non possono farci rimanere in silenzio. Sono necessarie azioni dirette e concrete, costanti, che siano in grado di interpretare questo tempo e di tamponare questa scia di violenza.
Siamo in allarme, siamo chiamati tutti a una responsabilità collettiva, per tentare di porre fine al ciclo di orrore.
Non possiamo restare indifferenti.
È essenziale educare, proteggere e intervenire. Ognuno di noi ha la responsabilità di garantiresicurezza e non vergogna sociale.
La violenza si ferma solo quando noi tutti decidiamo di non essere indifferenti lettori di fatti di cronaca, siamo di fronte a un bivio.
E’ tempo di aprire un dialogo serio con tutte le parti sociali, non possiamo chiudere gli occhi e sperare che passi.
Maria Basiricò,
Vice presidente Spazio Donna
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