Stupro di Catania: dialogo, educare, proteggere

La riflessione dell’associazione Spazio Donna

Stupro di Catania: dialogo, educare, proteggere

Uno stupro, in questo caso quello che si è consumato a Catania, non può essere solo un fatto di cronaca che svela l’indignazione collettiva.

I fatti di violenza sessuale, unitamente ad altre forme di violenza e di abusi, non possono farci rimanere in silenzio. Sono necessarie azioni dirette e concrete, costanti, che  siano in grado di interpretare questo tempo e di tamponare questa scia di violenza.

Siamo in allarme, siamo chiamati tutti a una responsabilità collettiva, per tentare di porre fine al ciclo di orrore.

Non possiamo restare indifferenti.

È essenziale educare, proteggere e intervenire. Ognuno di noi ha la responsabilità di  garantiresicurezza e non vergogna sociale.

La violenza si ferma solo quando noi tutti decidiamo di non essere indifferenti lettori di fatti di cronaca, siamo di fronte a un bivio.

E’ tempo di aprire un dialogo serio con tutte le parti sociali, non possiamo chiudere gli occhi e sperare che passi.

 

Maria Basiri,

Vice presidente Spazio Donna