Trapani Shark-Acqua San Bernardo Cantù: la gara dei granata

Momenti, commenti e retroscena delle gare dei nostri beniamini, con gli occhi sempre tinti di granata

Trapani Shark-Acqua San Bernardo Cantù: la gara dei granata

Al cospetto della blasonata Cantù e davanti ad una cornice di pubblico da serie superiore, compresa una rumorosa rappresentanza di tifosi ospiti, Trapani perde l’imbattibilità stagionale e viene raggiunta in classifica dalla stessa Cantuù e da Torino. I granata hanno tenuto la gara in equilibrio per tre dei quattro quarti, sciogliendosi improvvisamente e, anche abbastanza inaspettatamente, nell’ultimo. Il parziale di 20-35 non necessita di ulteriori commenti. In estrema sintesi si può dire che coach Cagnardi ha stravinto il duello con il nostro Parente e che Cantù ha dimostrato di essere nettamente più squadra. Trapani ha tuttavia confermato di essere un “meraviglioso progetto” che ha bisogno ancora di tanto lavoro su entrambi i lati del campo. Fino a sabato, le individualità e l’enorme talento offensivo a disposizione avevano “coperto” le difficoltà di una squadra nuova per 9 elementi su 11. Da sabato sappiamo, anche se a qualcuno forse era sfuggito, che bisogna crescere tanto. Le note positive restano la ottima prestazione di Chris Horton, alla sua prima partita vera: il 31 di valutazione significa che tra i margini di miglioramento di questa squadra c’è anche l’aver inserito un giocatore assolutamente dominante nel pitturato. Considerazione finale il fatto che i margini di crescita sono certamente superiori per Trapani rispetto, per esempio, alla stessa Cantù, e siccome i campionati non si vincono certamente al 20 di ottobre, non è il caso di avviare i processi e peggio ancora le lapidazioni. Si fanno i (doverosi) complimenti a Cantù per la vittoria, si volta pagina e si torna in palestra a lavorare come e più di prima, per farsi trovare pronti quando servirà.

Detto questo, evidentemente tante le insufficienze tra i granata che ovviamente non sono da considerare bocciature, ma stimolo ad andare avanti con maggiore applicazione.    

Una piccola nota sulle giacchette grigie: premesso, a scanso di equivoci, che non hanno inciso sul risultato finale, sicuramente sono state la peggiore tra le “squadre” in campo. Speriamo che si tratti di rodaggio da inizio stagione anche per loro.

Queste le pagelle della gara di domenica:

Chris Horton: 20 pt in 34 min. Dominante. Punti, rimbalzi, presenza, alla sua prima partita vera. Nella sconfitta la percezione netta che può fare ancora tanto di più. Benvenuto. Voto 7,5

Andrea Renzi: n.e.

D. Notae: 19 pt in 32 min. Il fatturato è buono, ma le 5 palle perse (di cui 3 in chiusura di ogni quarto) gli valgono almeno un punto in meno, perché Trapani avrebbe potuto chiudere diversamente i parziali (soprattutto il terzo) e chissà, magari spostare l’inerzia della partita. Voto 5,5

Fabio Mian: 5 pt in 12 min. Non sembra in cattiva giornata, ma coach Parente lo chiama (quasi) subito fuori. Anche i falli commessi non gli consentono di entrare in ritmo. Voto 5,5

Marco Mollura: 2 pt in 11 min. Un passo indietro rispetto alle ultime prestazione dopo il rientro. Storie tese con le giacchette grigie lo condizionano e non riesce a dare il suo solito contributo. Il roster si allunga, il talento aumenta, ma quello che il capitano può dare a questa squadra sono imprescindibili e, quando manca, si sente. Voto 5.5

Yancarlos Rodriguez: 8 pt in 18 min. Sicuramente meglio la squadra con lui in campo. Stringe in difesa e punge in attacco (5 falli subiti). Tra i pochi positivi. Voto 6

Pierpaolo Marini: 6 pt in 31 min. Pochi, pochissimi lampi in una partita anonima. E’ probabilmente l’ago della bilancia di questa squadra ed è per questo che risulta sempre tra i più utilizzati. Ma è certamente di più quello che ragionevolmente ci dobbiamo aspettare da uno con il suo talento. Anche 5 palle perse. Voto 5

Matteo Imbrò: 11 pt in 28 min. Inizia bene con una tripla e la consueta personalità. Poi lentamente sparisce nelle pieghe della partita. Nota positiva la sua precisione dalla lunetta (5/5). Anche per lui 5 palle perse non accettabili per un giocatore del suo calibro. Vale quanto detto per Marini. Voto 5

Rei Pullazi: 3 pt in 9 min. Anche per lui una partita storta. Una tripla sembrava potesse metterlo in partita, ma invece è l’unico suo lampo in una giornata storta. Troppo brutto per essere vero. Voto 5

Veljko Dancetovic: n.e.

Joseph Yantchoue Mobio: 4 pt in 25 min. Non ci siamo. Il suo contributo è molto relativo. In difesa è appena sufficiente in attacco assolutamente no. Si prende (giustamente) tre tiri aperti da oltre l’arco senza successo. Magari è stata Cantù che ci ha costretto a questa soluzione o magari si sarebbero potuti costruire per qualche altra mano. Non è ancora il Mobio che vorremmo. Voto 5 

Fabrizio Pugliatti: n.e.

Daniele Parente: Perde nettamente il confronto con il suo dirimpettaio Cagnardi. Ma in campo in linea di massima tutti i suoi giocatori perdono il confronto con i rispettivi avversari. Nell’ultimo quarto chiama immediatamente time out appena Cantù accenna a scappare, ma non riesce a bloccare lo strappo. Resta qualche dubbio sul mancato utilizzo di Andrea Renzi. Partita storta anche per lui. Voto 5