Operazione 'Scialandro': tutti i nomi degli arrestati

Diciassette sono stati trasferiti in carcere, 4 invece si trovano ai domiciliari

Operazione 'Scialandro': tutti i nomi degli arrestati

Sono ventuno gli arrestati nell’operazione Scialandro della Direzione investigativa antimafia contro le famiglie mafiose di Trapani, Custonaci e Valderice, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Diciassette sono finiti in carcere. Si tratta di: Pietro Armando Bonanno, Trapani, 64 anni; Andrea Maurizio Buzzitta, Erice, 55 anni; Giuseppe Costa, Custonaci, 60anni; Santo Costa, Erice, 63 anni; Gaetano Gigante, Trapani, 65 anni; Luigi Grispo, 41 anni, Erice; Vittorio Giuseppe Grispo, 40 anni, Erice; Carlo Guarano, 57 anni, Custonaci; Andrea Intercola, 33 anni, Palermo; Francesco Lipari, Trapani, 63 anni; Paolo Magro, 59 anni, Custonaci; Giuseppe Maltese, 66 anni, Valderice; Vito Manzo, 60 anni, Trapani; Giuseppe Maranzano, 59 anni Valderice; Vito Mazzara, 75 anni, Custonaci; Roberto Melita, 57 anni, Trapani; Francesco Todaro, 68 anni.

Quattro ai domiciliari: Gaetano Barone, 72 anni, Valderice; Mario Mazzara, 74 anni, Custonaci; Mariano Minore, 71 anni, Trapani; Giuseppe Zichichi, 79 anni, San Vito Lo Capo.

Per tutti le accuse sono a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, estorsione e intestazione fittizia di beni.

Tra gli arrestati anche l’ex vicesindaco Carlo Guarano che secondo gli inquirenti sarebbe stato eletto con i voti dei clan costituendo un punto di riferimento in giunta per le cosche.

“Ancora un ‘altra vita ha … altri cinque anni si deve… a lui…a lui in questi cinque gli è servito di fare scuola guida… ora deve portare la macchina..”, dicevano di lui due mafiosi intercettati parlando del ruolo che aveva avuto il politico nel favorire i loro affari e di quel che ancora avrebbe potuto fare.

Indagato a piede libero invece l’ex sindaco di Custonaci, Giuseppe Morfino.

Oltre a Guarano e Morfino, sono coinvolti nel blitz antimafia della Dda di Palermo un ex assessore, Giovan Battista Campo, e un consigliere comunale di maggioranza in carica.

A svelare i rapporti tra Guarano e i clan, oltre alle intercettazioni, sono state le rivelazioni di un altro ex esponente della Giunta che ha raccontato che l’elezione dell’indagato era stata sostenuta dai boss Giuseppe Costa e Paolo Magro. Oltre a sovrintendere alla gestione illegale dei buoni spesa in favore delle persone segnalate da Cosa nostra, Guarano avrebbe spinto per l’assunzione del mafioso Costa in un cantiere lavoro del Comune di Custonaci da settembre a dicembre dell’anno 2020.