Bloccata a Lampedusa la nave di Banksy, il porto assegnato era Trapani

Per le autorità avrebbe violato il nuovo codice di comportamento delle Ong

Bloccata a Lampedusa la nave di Banksy, il porto assegnato era Trapani

Il porto sicuro assegnato era quello di Trapani. La Louise Michel, appartenente all’omonima Ong, meglio conosciuta come la nave del misterioso artista senza volto Banksy, resterà però ormeggiata al porto di Lampedusa. 

Secondo le autorità italiane gli attivisti hanno "violato il codice di comportamento delle ong compiendo salvataggi multipli e complicando il coordinamento dei soccorsi". 

Sono centoottantasette le persone tratte in salvo dall'imbarcazione dell'Ong francese in diverse operazioni nel Mediterraneo centrale. 

La Louise Michel, ispirata ai valori di femminismo e antirazzismo con a capo l'attivista tedesca Pia Klemp, dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, secondo le autorità ignorato la disposizione di raggiungere il porto di Trapani, puntando invece verso altri tre barconi sui quali si stavano già dirigendo i mezzi della Guardia costiera.

"Ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare. Questo è inaccettabile", protestano gli attivisti della ong, che per questo aggiungono: "le ultime morti in mare non sono un incidente né una tragedia. Sono volute".

Ma per l'autorità marittima "la nave ha avuto un comportamento che complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi e la non osservanza delle disposizioni ha inoltre rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco per i migranti salvati nel primo intervento, inizialmente individuato in quello di Trapani dal ministero dell'Interno, inducendo così a ridisegnare la decisione in modo da far convergere l'arrivo della ong, per motivi di sicurezza e di urgenza, nel porto di Lampedusa, già peraltro sollecitato dai numerosi arrivi di migranti di questi ultimi giorni".