Petrosino, Liliana Giordano è la nuova presidente del Consiglio comunale
Comune in disavanzo di amministrazione per quasi 19 milioni di euro. L'aula boccia il rendiconto 2021
Il Consiglio comunale, riunito ieri in aula “Vito Marino”, ha votato in apertura di seduta il suo nuovo presidente, dopo le dimissioni dalla carica di Aldo Caradonna. Eletta con sei voti a favore su nove, la consigliera Liliana Giordano, la prima donna a rivestire questo ruolo nel Comune di Petrosino.
Subito dopo l’elezione, all’ordine del giorno, la discussione sul rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2021. Il Comune di Petrosino è in disavanzo di amministrazione per quasi 19 milioni di euro. Un dato che conferma la disastrosa situazione contabile e finanziaria in cui versa l’ente. Il rendiconto 2021, votato dal Consiglio, non è stato approvato: sei i voti contrari, due le astensioni.
Un quadro strutturalmente deficitario che fotografa lo stato di salute dell’ente al 31 dicembre 2021, a cui si aggiunge un’ormai cronica deficienza di cassa che non consente al Comune di garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili.
Dopo un acceso dibattito in aula, il documento contabile è stato bocciato, demandando la decisione al commissario ad acta, che ha già diffidato il Consiglio comunale a procedere con l’approvazione del suddetto documento, anche in considerazione del fatto che il rendiconto di gestione è adempimento obbligatorio, indifferibile ed urgente.
“Prendo atto della decisione del Consiglio comunale di non approvare il rendiconto. Le motivazioni politiche addotte dalla mia maggioranza mi sembrano chiare. Abbiamo trovato una situazione finanziaria disastrosa, con la mancata approvazione di documenti contabili indispensabili per la gestione di un comune fermi addirittura al 2019 – dichiara il sindaco Giacomo Anastasi –. Questo ha comportato tutte le enormi criticità già più volte descritte, una gestione provvisoria che ha limitato enormemente il mio operato e il blocco dei trasferimenti statali che hanno ancor di più esacerbato una già disastrosa condizione di mancanza di liquidità. Responsabilmente – aggiunge il primo cittadino – abbiamo fatto tutto ciò era possibile in questi mesi e con l’approvazione del rendiconto 2020 la mia maggioranza ha dimostrato enorme senso di responsabilità. Adesso, anche a fronte di un parere non conforme del collegio dei revisori contabili, comprendo la decisione di fermarsi e rimandare agli altri organi competenti l’approvazione del rendiconto. Continuo a sottolineare il fatto che stiamo parlando di un rendiconto consuntivo al 31 dicembre 2021, di una fotografia, dunque, delle spese del comune fatte dalla precedente amministrazione”.
Ad esprimere le motivazioni della bocciatura del documento contabile il capogruppo di maggioranza Antonio Salmeri: “Come noto, con grande senso di responsabilità, questa maggioranza consiliare aveva approvato il rendiconto di gestione del 2020, seppure come “mera presa d’atto” del risultato della gestione della precedente Amministrazione e senza fare propri i gravi risultati di amministrazione, proprio perché supportato da una relazione dell’organo di revisione che aveva “certificato” la corrispondenza dei dati contabili alle risultanze della gestione. Adesso, abbiamo ritenuto di non poterci assumere la responsabilità politica di approvare, anche come sola “mera presa d’atto”, il documento contabile che, giova precisare, avrebbe dovuto essere approvato dal precedente Consiglio comunale entro il 30 aprile 2022. Ovviamente – aggiunge Salmeri – essendo il rendiconto la “fotografia” della gestione già cristallizzata nell’esercizio finanziario di riferimento (2021), la sua mancata approvazione da parte dell’attuale maggioranza consiliare non si traduce e non può essere intesa come voto di sfiducia verso l’attuale Amministrazione del sindaco Anastasi, poiché la grave situazione di disavanzo che ci consegna anche il rendiconto del 2021 (peggiorativa rispetto al 2020) è frutto della gestione finanziaria dell’Ente da parte di un’Amministrazione comunale passata e che non ci appartiene”.