'Paisà, sciuscià e segnorine', l'altro dopoguerra nel Mezzogiorno

Il libro di Avagliano e Palmieri sarà presentato domani mattina alle 9.30 all'auditorium dell'istituto "Pagoto" a Trapani

'Paisà, sciuscià e segnorine', l'altro dopoguerra nel Mezzogiorno

In termini giornalistici potremmo definirla una coda delle manifestazioni del 25 Aprile, con l’eccezione che a fruirne e partecipare sarà un “pubblico” ristretto: le quinte classi dell’I.I.S.S. “Sciascia e Bufalino” di Erice. Saranno questi studenti a riempire l’auditorium di un’altra scuola che li ospita, la “Pagoto”, ad ascoltare un tratto importante della nostra storia trapanese e siciliana, quella della ricostruzione storica dello sbarco degli americani in Sicilia del 1943. Su quanto accaduto in quegli anni dopo mesi e mesi di lavoro, di ricerca, due ormai collaudati giornalisti e storici, Mario Avagliano e Marco Palmieri, hanno portato a compimento le loro fatiche nel libro “Paisà, sciuscià e segnorine”. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla sezione ANPI di Trapani, che assieme all’I.I.S.S. “Sciascia e Bufalino” di Erice ha organizzato l’incontro, invitando a presentare il libro Mario Avagliano, un amico dell’ANPI che già altre volte ha avuto modo di esporre i suoi lavori nel nostro territorio. Introdurrà Angela Savona presidente dell’ANPI di Trapani. Avagliano dialogherà con due dirigenti della stessa sezione: il giornalista Andrea Castellano e il professore Giuseppe Monticciolo, responsabile della sezione scuola.

Si tratta, seguendo le parole degli autori, di “un racconto corale sull’altro dopoguerra del Mezzogiorno e della Sicilia nei due anni sotto gli alleati”. Il periodo vissuto dall'Italia meridionale e Roma tra il luglio del 1943, quando gli alleati sbarcano in Sicilia, e il maggio del 1945, quando la guerra finisce. Un lungo periodo, segnato dal procedere lento della linea del fronte verso nord, con combattimenti accaniti, violenze, atti di resistenza. Nel volume tanti episodi inediti dedicati a queste vicende, o poco conosciuti, relativi soprattutto alla Sicilia, dove si verificarono anche eccidi da parte degli Alleati: un esempio su tutti “la strage del pane” a Palermo. Ma anche la rinascita nel capoluogo regionale della stampa libera e Radio Palermo.