Quando il mare chiama i trapanesi rispondono

Quando il mare chiama i trapanesi rispondono

L'estate insiste, non ci sta ad essere dimenticata. Dallo scivolo di cornino,  passando per Bonagia, fino ad arrivare al "golfetto" e all'Isolotto della frazione di Pizzolungo, i trapanesi festeggiano la festa della Repubblica Italiana al mare e nelle località balneari. Alle 19,07, in prossimità delle curve che dal nono chilometro conducono ad Erice, una fila di macchine impedisce il normale fluire del traffico. L'apparenza è quella di un ritorno al passato. Con un giorno d'anticipo rispetto al fatidico 3 giugno, data che decreta l'apertura tra le Regioni, "si respira il profumo" dell'allentamento delle restrizioni. Nelle pedane i teli stanno l'uno vicino all'altro, esattamente come i "vecchi bei tempi". Le distanze si azzerano e non ci sono  dubbi: una bella giornata al mare fa superare le preoccupazioni. Di Covid 19 si parla... Qualcuno dice:" Ma come si fa a rispettare le misure di restrizione al mare?"
‌Nella frazione di Makari, a Baia Santa Margherita, le macchine non intasavano i parcheggi come in "tempi normali" ma erano abbastanza. A San Giuliano,  spiaggia nel litorale di Trapani, la gente non si è accalcata. Ha tentato di rispettare la distanza. I Gruppi c'erano, a distanza l'uno dall'altro per non nuocere il vicino. Così si è fatto anche a Pizzolungo, dove qualche "sagace" gruppetto ne ha approfittato per organizzare una grigliata in compagnia, alla luce del sole, col mare che fa da sfondo. Al centro storico di Trapani, nei pressi di Torre di Ligny, la situazione è ordinata e la gente è numericamente contenuta.. I bambini non resistono e circolano in strada liberi (si può chiedere ai bambini di autoregolarsi e autolimitarsi?). D'altro canto, fanno gola le spiagge sotto casa, la comodità d'averle a portata di mano non è un dettaglio trascurabile. Ci si lascia andare quasi come se non ci fosse alternativa. Non c'è Covid che tenga quando il mare chiama i trapanesi.

Martina Palermo